Diamo notizia dell’uscita dell’ultimo lavoro del M° Nones, docente di Storia ed estetica della musica nel nostro Conservatorio. Si tratta di un volume che ha curato insieme all’insigne musicologo americano Lawrence Kramer. Il titolo dell’opera è Classical Music in a Changing World: Crisis and Vital Signs, ovvero “La musica classica in un mondo che cambia. Crisi e segni vitali”. Nel libro figurano saggi di studiosi italiani, americani, turchi, greco-britannici, colombiani, neo-zelandesi. Il volume è impreziosito da un CD allegato, che presenta tra le altre cose due prime apparizioni discografiche su CD: il quartetto n. 8 “Reflections and Memories” dello stesso Kramer, eseguito dall’Eurasia Quartet (formazione olandese che ha vinto il 1° premio alla seconda edizione del “AEMC International Chamber Music Competition”, di cui fondatore e presidente è lo stesso professor Nones), e “The Journey of Alan Kurdi” del compositore tedesco Lukas Pies, eseguito dal duo Animo (UK). Nel CD figurano inoltre contributi musicali di altri artisti spagnoli, britannici, cechi, americani. Questo il link alla pagina dedicata al libro nel sito della casa editrice, la prestigiosa Vernon Press: Vernon Press – Classical Music in a Changing World (Audio CD Edition) [Hardback] – 9781648892134. Il lavoro ha già ricevuto un importante endorsement accademico dalla pianista Hamsa Juris (della Sibelius Academy di Helsinki).”
Inoltre è stata aggiunta una bella recensione dell’ultimo libro in italiano del M° Nones, dedicato al compositore barocco Francesco Antonio Bonporti, apparsa sulla rivista De Musica XXIV (2) a firma Filippo Focosi.
La recensione i può leggere integralmente qui (https://riviste.unimi.it/index.php/demusica/article/view/14876/14175), ma è da sottolineare il seguente passo:
“…oltre che a riportare alla luce un protagonista del barocco musicale, Francesco Antonio Bonporti, di assoluto interesse e profondità di pensiero, e a invogliare all’ascolto della sua raffinata opera, il libro di Nones, pur nella sua brevità, ha anche il pregio di stimolare riflessioni e parallelismi a volte sorprendenti, resi possibili dalla forma del ‘dialogo impossibile’ e dall’acutezza del suo autore, capace di toccare con leggerezza ‘bonportiana’ questioni di capitale importanza e attualità…”