Villa Maino
La sede del Conservatorio Giacomo Puccini è costituita da un prestigioso edificio d’epoca di proprietà del Comune di Gallarate, sito nel centro cittadino, denominato Villa Maino, di cui si delinea di seguito una breve descrizione architettonica e storica.
La villa Maino, opera dell’arch. Carlo Moroni, è considerata uno dei beni preziosi del Comune di Gallarate. La prima richiesta di Nulla Osta per l’edificazione di un villino ad uso abitativo risale al 1905: la villa si presentava con un unico accesso da via Volta; l’attuale sala del camino (ora aula “Pergolesi”) era divisa in due locali comunicanti, mentre la scala che collegava i due piani era posta a metà dell’attuale corridoio; al primo piano erano collocate le camere della zona notte e i servizi; il giardino era progettato con aiuole e viali disposti differentemente dall’attuale.
Con il successivo proprietario a partire dal 1920 vennero apportate modifiche sostanziali all’edificio: esso è stato ampliato verso la linea ferroviaria con l’aggiunta di un colonnato all’ingresso, necessario per fornire adeguato sostegno al loggiato posto al piano superiore; la parete che divideva l’ingresso dal salone (ora “sala Mozart”, piccolo auditorium per le manifestazioni artistiche interne ed esami), notevolmente ampliato, veniva sostituita con vetrate colorate; la scala esistente veniva demolita e ricostruita con finiture di pregio nella posizione attuale; venivano aggiunti un loggiato e un altro accesso coperto sul lato opposto a quello esistente, create altre stanze e raddoppiati i servizi.
Nel 1930 avvenivano le ultime modifiche: un locale al piano terra, la sistemazione dell’accesso da via Volta e la creazione di una camera con veranda al piano superiore. La villa possedeva finiture interne di notevole valore, la maggior parte ancora presenti pur se in condizioni non ottimali: ogni locale aveva una pavimentazione lignea con bordura decorata, gli ingressi e i corridoi erano in graniglia decorata a mosaico ed ogni porta aveva sopra porta e telaio ligneo decorato con vetrate piombate policrome e maniglie in ottone; la maggior parte dei locali aveva pareti rivestite con tappezzeria in broccatello di seta e damasco di seta, sollevate dal pavimento tramite decorate zoccolature di legno e soffitti decorati con stucchi e dipinti; i corridoi, ritmati da lesene decorate, presentavano vetrate in ferro battuto. L’edificio è poi rimasto chiuso e inutilizzato sino a quando il Comune di Gallarate, ultimo erede, decise di impiegarla provvisoriamente come sede temporanea di uffici; purtroppo il degrado era destinato a continuare aggravato da furti che la spogliarono di alcuni arredi originari di valore.
Il progetto di restauro ha previsto interventi minimali: il rifacimento delle coperture, la creazione di servizi igienici a norma, la realizzazione della caldaia, il restauro di tutti i decori lignei e murari, la sistemazione delle pavimentazioni e delle vetrate artistiche; il giardino è stato ripulito, ripristinate le aiuole e i percorsi principali, il tutto sotto la supervisione della Soprintendenza alle Belle Arti che tutela sia la villa che il giardino.
Il Conservatorio “Giacomo Puccini”, pareggiato ai Conservatori di Musica di Stato, è sicuramente da annoverare fra le realtà culturali più prestigiose di Gallarate. Nato negli anni ’70 come cooperativa, è passata nel 1980 sotto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale. In seguito, nel 1984, viene concesso dal Ministero della Pubblica Istruzione il pareggiamento dei propri corsi con regolamentazione statale che conferisce ai titoli conseguiti negli esami valore identico a quelli dei Conservatori di Musica di Stato.
Presso il nostro conservatorio sono attivi i corsi di Canto, Chitarra, Clarinetto, Contrabbasso, Corno, Fagotto, Flauto, Oboe, Musica Applicata, Pianoforte, Saxofono, Strumenti a percussione, Tromba, Viola, Violino, Violoncello.
La sede è dotata di strutture moderne e attrezzature di alta qualità, creando un ambiente ideale per lo studio e la pratica musicale.
Il Conservatorio di Gallarate dal 1 gennaio 2023 è diventato ufficialmente un’istituzione statale divenendo un importante polo attrattivo accademico.
Grazie alla sua ubicazione strategica, il Conservatorio di Gallarate offre agli studenti un ambiente ispirante in cui immergersi completamente nella loro passione per la musica. La città di Gallarate stessa è ricca di storia e cultura, offrendo ulteriori opportunità per l’ispirazione artistica e la crescita personale.
Teatro del Popolo
In accordo con la Camera del Lavoro di Milano, anche a Gallarate fu istituita la prima sede del movimento proletario italiano: la Camera del Lavoro. La prima sede fu in vicolo Zella, poi in via Pastori, poi in via Manzoni e dal 1920, in via Palestro, nella sede della Casa del Proletariato, costruita con una sottoscrizione tra i lavoratori.
La zona di via Palestro come appare nel Piano di Ampliamento della Città di Gallarate, appena prima della Grande Guerra (per gentile concessione Società Gallaratese per gli Studi Patri). Il terreno su cui sarebbe stata costruita la Casa del Popolo è esattamente al centro dell’immagine, all’angolo con la “via privata” che avrebbe poi preso il nome di via del Popolo. Le strade circostanti hanno già i nomi attuali e la zona è caratterizzata dagli stabilimenti Bonicalzi e Ruggeri, oltre che dalle scuole maschili di via Seprio.
Il progetto fu affidato all’apprezzato Studio d’Ingegneria e Architettura “Filippo Tenconi e Carlo Moroni”, che aveva firmato i più prestigiosi edifici costruiti in città dall’inizio del Novecento. Dopo aver disegnato ville con torretta e palazzi Liberty, ora il medesimo studio disegnava un edificio per i lavoratori: un palazzo urbano, con forme e decorazione che non si discostavano da quelle realizzate per le famiglie più ricche della città.
Rilievo in sezione dell’edificio, con il cortile, a destra il teatro e a sinistra il più basso fabbricato lungo via del Popolo
L’edificio di via Palestro, sede di tutte le associazioni sindacali, politiche, culturali di classe, comprendeva un salone-teatro, con atrio e portineria, tre locali per la Cooperativa di Consumo, un porticato, una sala per riunione, una sala di lettura, diciassette locali per uffici e tre locali d’abitazione per il custode.
La Casa del Popolo in costruzione ma ormai quasi ultimata, nel 1921. La parete cieca è oggi coperta da un palazzo più moderno
Il Teatro fu inaugurato il 30 ottobre del 1921: la struttura, su tre piani, aveva una capienza di 220 posti e uno scalone che portava ai due loggiati di 19 posti ciascuno. Nel salone teatro si davano spettacoli cinematografici, commedie, opere liriche. Per undici mesi si alternarono sul palcoscenico le opere di autori come Shakespeare, Donizetti, Bellini, oltre che della Compagnia Filodrammatica costituita a Gallarate in quegli anni.
Undici mesi di storia, in cui Gallarate respirò un’atmosfera da Belle Epoque: tanto durò la prima vita del Teatro del Popolo, prima di essere bruscamente interrotta nel settembre 1922, quando un attacco fascista portò alla distruzione e allo sgombero del Teatro, che chiuse i battenti per tutto il Ventennio.
Solo negli anni ’50 si tornò a faticare in via Palestro: ma il sudore non era dovuto a probanti ore di prove o all’impegno delle maestranze, bensì agli allenamenti degli atleti dell’Associazione pugilistica “Ausano Ruggeri”, che dal 1956 ebbe in concessione i locali.
Il pugilato e il ring sul palco. Gli ambienti della palestra Ausano Ruggeri appena prima del restauro del teatro, nei primi anni Duemila. Sopra il palco il medaglione con monogramma CdPG
Nel 2003, il Comune di Gallarate ebbe l’idea di restituire alla cittadinanza uno spazio nuovo e funzionale, che potesse ospitare nuovamente la grande scuola teatrale italiana. Il restauro fu curato dall’Ufficio Tecnico Comunale sotto la supervisione della Sovrintendenza, portato a termine nel rispetto della struttura e delle decorazioni originarie.
La gestione degli spazi e della programmazione artistica fu assunta nel 2006 dalla Fondazione Culturale 1860 Gallarate Città, passando poi a diverse associazioni del territorio, fino al 2021, quando il Teatro divenne la seconda sede del ConservatorioPuccini.
Nel centenario della costruzione dell’edificio, il 31 ottobre 2021, il Teatro ha riaperto il sipario per ospitare la prima Stagione Concertistica organizzata dal Puccini.
Il palco del Teatro del Popolo
Presso il Teatro si svolge anche l’attività didattica: le aule sono attrezzate con nuove dotazioni strumentali e tecnologie diultima generazione, device fissi o mobili per losvolgimento della didattica in modalità telematica, impianti hi-fi e streaming perregistrazioni audio-video ad alta definizione e trasmissione in modalità video-conferenza; sono inoltre a disposizione due schermi interattivi (lavagne multimediali). Sia la sede di Villa Majno sia quella del Teatro dispongono inoltre di alti livelli di connessione internet mediante fibra ottica dedicata.
Presso il Teatro, ha sede anche la Biblioteca del Puccini, che custodisce un importante archivio audio-video, in particolare di vinili, fruibili nella Sala Multifunzione dotata delle migliori tecnologie per il recupero e l’ascolto di LP,proiezioni e trasmissioni in video-conferenza.
Il Conservatorio oggi
Il Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” di Gallarate continua a preparare una nuova generazione di musicisti talentuosi per una carriera di successo nella musica. Che tu sia un aspirante cantante, musicista strumentale o compositore, questo conservatorio offre le risorse e le opportunità necessarie per perseguire la tua passione per la musica al massimo livello.